Referendum 2025

Pubblicato il 8 aprile 2025 • Comune

La convocazione dei comizi per i cinque referendum abrogativi è stata fissata in concomitanza del secondo turno delle amministrative, domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025. 
Si voterà la domenica dalle ore 7.00 alle ore 23.00 ed il lunedì dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

Ecco i contenuti dei 5 quesiti ammessi:

1) Referendum sulla cittadinanza italiana

Propone di dimezzare da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Nel dettaglio si va a modificare l'articolo 9 della legge n. 91/1992 con cui si è innalzato il termine di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni. Il referendum sulla cittadinanza italiana non va a modificare gli altri requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza.

Testo del quesito: «Volete voi abrogare l'art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"?».

2, 3, 4, 5) Referendum sul Lavoro

Primo dei quattro referendum promossi dal Sindacato CGIL chiede l'abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act, che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziato in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015.

Testo del quesito: «Volete voi l'abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante "Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183" nella sua interezza?»

Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Obiettivo è innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti, cancellando il limite massimo di sei mensilità all'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato.

Testo del quesito: «Volete voi l'abrogazione dell'articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante "Norme sui licenziamenti individuali", come sostituito dall'art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: "compreso tra un", alle parole "ed un massimo di 6" e alle parole "La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro."?»

Il terzo punta all'eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine.

Testo del quesito: «Volete voi l'abrogazione dell'articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183", comma 1, limitatamente alle parole "non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque", alle parole "in presenza di almeno una delle seguenti condizioni", alle parole "in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;" e alle parole "b bis)"; comma 1 -bis , limitatamente alle parole "di durata superiore a dodici mesi" e alle parole "dalla data di superamento del termine di dodici mesi"; comma 4, limitatamente alle parole ",in caso di rinnovo," e alle parole "solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi"; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole "liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,"?»

Il quarto quesito riguarda l'esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro. Si vogliono eliminare le misure che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante.

Testo del quesito: «Volete voi l'abrogazione dell'art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" come modificato dall'art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall'art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall'art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole "Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici."?»"

INFORMAZIONI SUL VOTO DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO (AIRE)

I cittadini italiani residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali, hanno diritto di voto e possono VOTARE PER CORRISPONDENZA. A tal fine, si raccomanda quindi di assicurarsi di aver comunicato al Consolato Generale eventuali cambi di residenza. Ogni aggiornamento necessario della propria posizione anagrafica potrà essere comunicato tramite il portale FAST IT.

È ANCHE POSSIBILE SCEGLIERE DI VOTARE IN ITALIA PRESSO IL PROPRIO COMUNE DI ISCRIZIONE AIRE, comunicando per iscritto la propria scelta al Consolato Italiano di riferimento entro il decimo giorno successivo alla indizione delle votazioni (IL MODULO E' PUBBLICATO QUI SOTTO SCORRENDO LA PAGINA). Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione della prossima consultazione referendaria, riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia.

CITTADINI DI PAESE DELL'UNIONE EUROPEA RESIDENTI IN ITALIA

Non possono votare ai Referendum, neanche se già iscritti come elettori nelle liste aggiunte per le Elezioni Europee e/o Elezioni Amministrative

POSSIBILITA' DI VOTO PER I CITTADINI FUORI SEDE 

il decreto Elezioni  introduce la possibilità di voto per i cittadini temporaneamente domiciliati fuori dal comune di residenza in occasione del referendum dell’8 e 9 giugno 2025.
La misura, già sperimentata per le elezioni europee del 2024, si applica a studenti, lavoratori e persone che si trovano lontano dal proprio comune per motivi di cura.

Secondo il decreto, possono votare nel comune di domicilio i cittadini che:
- sono residenti in un’altra provincia rispetto a quella del domicilio;
- sono temporaneamente domiciliati per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni referendarie

Gli elettori fuori sede devono presentare richiesta di ammissione al voto presso il comune in cui si trovano temporaneamente, allegando:

- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità

- copia della tessera elettorale

- copia documentazione comprovante le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche, ovvero autocertificazione

Scadenza per la domanda: 4 maggio 2025. 

Modalità di trasmissione: personalmente, oppure mediante strumenti telematici, o tramite persona delegata.

Il modulo di domanda e  il modulo di autocertificazione sono pubblicati qui sotto.


GLI ELETTORI CHE PER MOTIVI DI LAVORO, STUDIO O CURE MEDICHE SI TROVINO TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO per un periodo di almeno TRE MESI, nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale, nonché i familiari con loro conviventi (per i quali non vale il requisito dei tre mesi), potranno esercitare il DIRITTO DI VOTO PER CORRISPONDENZA NELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO – PREVIA ESPRESSA OPZIONE valida solo per questa consultazione (art. 4-bis della legge n. 459/2001). L’opzione di voto all’estero scade il 7 maggio p.v.

COME ESPRIMERE L’OPZIONE: LA COMPILAZIONE DEL MODULO

Gli elettori interessati, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Limone sul Garda, che si trovino o si troveranno nelle condizioni sopraindicate, per esprimere la loro opzione devono:

  1. compilare in ogni sua parte l’apposito modulo (disponibile qui sotto) in cui devono essere contenute:
    - l’indicazione dell’indirizzo postale estero a cui inviare il plico elettorale
    - la dichiarazione di possedere i requisiti di cui al comma 1 dell’art. 4-bis della legge n. 459/2001, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000
  1. allegare al modulo un valido documento di identità dell’elettore.

COME FAR PERVENIRE IL MODULO AL COMUNE DI LIMONE SUL GARDA
Gli elettori potranno far pervenire al Comune di Limone sul Garda il suddetto modulo, compilato in ogni sua parte, tramite uno dei seguenti modi:

    1. posta ordinaria al seguente indirizzo: Ufficio Elettorale del Comune di Limone sul Garda , Via IV Novembre, 25 - 25010 Limone sul Garda (BS);
    2. posta elettronica certificata (pec): protocollo@pec.comune.limonesulgarda.bs.it
    3. mail: anagrafe@comune.limonesulgarda.bs.it
    4. consegna a mano anche da persona diversa dall’interessato.


Raccolta delle disponibilità a ricoprire ruolo di componente di seggio

Come indicato dalle circolari del Ministero dell'Interno e della Prefettura di Brescia, in occasione delle consultazioni referendarie del 8 e 9 giugno 2025, al fine di garantire il massimo livello di efficienza, vista l'eventualità di impedimenti o rinunce dei componenti dei seggi elettorali, è stata segnalata la necessità di raccogliere la preventiva disponibilità dei propri elettori, sebbene non iscritti all'albo degli scrutatori o dei presidenti di seggio, ad essere inseriti in appositi elenchi aggiuntivi e a subentrare nell'esercizio delle funzioni in tutti i casi in cui si verifichi l’improvvisa assenza nella costituzione del seggio dei componenti originariamente nominati presso gli uffici sezionali e l’impossibilità della loro sostituzione in via ordinaria.

A tal fine si invitano i cittadini residenti a Limone sul Garda interessati, a comunicare la propria disponibilità entro e non oltre il 29 aprile 2025 utilizzando l'apposito modulo allegato tramite consegna a mano oppure via mail all'indirizzo anagrafe@comune.limonesulgarda.bs.it o via pec a protocollo@pec.comune.limonesulgarda.bs.it

Opzione AIRE

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domanda editabile_ammissione al voto fuorisede

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dichiarazione_sostitutiva_fuori_sede

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25991607201O__OReferendum-2025-modello-opzione-temporanei-estero

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richiesta iscrizione in elenco aggiuntivo

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