Divieto di scarico o immissione nella rete delle acque bianche di qualsiasi sostanza chimica o comunque non naturale nell’intero territorio del Comune di Limone sul Garda.-
IL SINDACO
Premesso che:
- il sistema fognario del comune di Limone sul Garda è suddiviso in acque bianche e acque nere;
- la rete delle acque bianche è composta dalle tubazioni interrate, dalle caditoie e griglie di raccolta dell’acqua piovana presenti lungo la rete stradale interna ed esterna all’abitato, nonché dagli allacci ai pluviali delle abitazioni private;
- la rete delle acque bianche a Limone s/G è di esclusiva competenza del Comune;
Considerato che la rete delle acque bianche del comune di Limone s/G scarica, in vari punti, direttamente a lago e che pertanto suddetta rete fognaria deve avere esclusivamente la funzione di raccogliere e smaltire acqua proveniente dalla pioggia, non alterata con alcun tipo di sostanza o materiale potenzialmente inquinante;
ORDINA
fino a revoca
IL DIVIETO
di immettere nella rete delle acque bianche che confluisce a lago, dell’intero territorio del comune di Limone sul Garda, ovvero nelle tubazioni interrate, nelle caditoie e griglie di raccolta dell’acqua piovana presenti lungo le strade, nonché negli allacci ai pluviali delle abitazioni private: DETERSIVI, OLII VEGETALI O CHIMICI, POLVERI ABRASIVE, MOZZICONI DI SIGARETTA e qualsiasi altra sostanza o materiale che possa alterare la composizione dell’acqua piovana o che possa comunque essere potenzialmente inquinante.
La violazione della presente, oltre alle eventuali sanzioni amministrative e penali previste dalla Legge in materia di inquinamento, comporta una sanzione amministrativa compresa fra euro 50,00 e euro 500,00. In caso di recidiva la suddetta sanzione verrà raddoppiata,
La polizia Locale è incaricata dell’esecuzione della presente ordinanza.
Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia, ai sensi della legge 1034/1971, entro 60 giorni dalla notifica della presente, oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, da proporre entro 120 giorni dalla notifica della presente, ai sensi del D.P.R. 24/11/1971, n. 1199.
